"IO SONO LA LUCE DEL MONDO CHI SEGUE ME NON CAMMINERA' NELLE TENEBRE" (Gv - 8,12)
L'annuncio tanto atteso della Salvezza è portato a Maria, piccola ancella del Signore, da un Angelo di nome Gabriele. Da quel momento, dopo il Fiat di questa dolce Madre che la Sapienza di Dio ha voluto donarci, la salvezza entra nel grembo di Maria e si fa uomo.
L'esistenza degli angeli custodi è ampiamente documentata nella Bibbia e nella tradizione cattolica, tanto che il 2 ottobre la Chiesa fa memoria dei santi Angeli Custodi e li prega con queste parole nella liturgia della Messa a loro dedicata: "O Dio, che nella tua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i tuoi Angeli a nostra custodia e protezione, fa che nel cammino della vita siamo sempre sorretti dal loro aiuto per essere uniti con loro nella gioia eterna".
Nella storia della salvezza Dio affidò agli angeli l'incarico di proteggere il suo popolo eletto: "Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede" (Salmo 90,11-12) e di condurlo verso la patria del cielo: "Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato" (Libro dell'Esodo 23,20-23). Pietro, in carcere, fu liberato dal suo angelo custode (Atti degli Apostoli 12,111). Gesù, a difesa dei piccoli, disse che i loro angeli vedono sempre il volto del Padre che sta nei cieli (Vangelo di Matteo 18,10).
Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica testimonia con parole chiare e autorevoli l'esistenza degli angeli: "L'esistenza degli esseri spirituali, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione... In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria... Dall'infanzia fino all'ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita (Catechismo della Chiesa Cattolica 328 330 336).
Gli uomini di oggi credono troppo poco al ministero angelico dei custodi celesti che Dio ci ha posto a fianco per proteggerci e consigliarci al bene.
Gli angeli custodi sono una realtà: amorosi, attivi, sapienti, vigilanti, fedeli, non mancano mai al loro compito, neppure quando la persona loro affidata li disgusta col peccato offendendo Dio. Se invece essa vive nella grazia del Signore e lo serve con tutte le sue forze, allora, come è detto di Gesù dopo la tentazione nel deserto (Vangelo di Matteo 4,11), gli angeli lo servono con somma venerazione e, da oranti, divengono adoranti, perché chi è in grazia di Dio ha Dio in sé. Gli angeli custodi sono costantemente e meravigliosamente attivi presso Dio, del quale ascoltano gli ordini e al quale offrono le nostre buone azioni, presentano e appoggiano le nostre suppliche, intercedono nelle nostre pene e difficoltà, facendoci da guide e maestri con ispirazioni, luci, consigli, richiami. A tutte le opere di misericordia che facciamo sono testimoni gli angeli: il nostro e quelli di coloro che ricevono la nostra carità o se la vedono negata. Perciò, se pensiamo che ad ogni atto compiuto verso il prossimo, presiedono e osservano i rispettivi angeli custodi che gioiscono o soffrono per come ci comportiamo, come saremmo più buoni con gli altri! Noi siamo templi vivi in cui abita lo Spirito Santo che è Dio (Prima Lettera ai Corinti 3,16). Se la colpa non scaccia l'Ospite divino che è in noi, ogni uomo e ogni donna diviene un tabernacolo, chiuso nel tempio del suo corpo consacrato dai sacramenti, nel quale è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Gli angeli gioiscono di vedere Dio in noi, e con noi lo adorano.
Quando invece una persona non è più in stato di grazia e vive in peccato grave, il suo angelo, con rammarico, non potendo più venerare il Creatore nella sua opera e in comunione con essa, venera l'opera nel suo Creatore. Non può fare altro. La venera così, come noi veneriamo un luogo un tempo abitato da Dio e poi profanato dai nemici ma sempre degno di venerazione, non perché contenga ancora il Signore, ma perché lo ha contenuto.
Riscopriamo in virtù della fede in Cristo e in ciò che Egli ci ha rivelato, la vicinanza del nostro Angelo custode che è sempre pronto ad aiutarci e sostenerci nel nostro cammino, imparando nelle nostre preghiere ad invocarlo e a ringraziarlo come nostro compagno e amico.
Quando debbo visitare qualche personaggio importante, impegno il mio Angelo Custode a mettersi d'accordo con il suo, perché influisca sulle sue disposizioni. È una piccola devozione che mi richiamò il Santo Padre Pio XI e che ho trovato assai fruttuosa.
Papa Giovanni XXIII
Un'anima non è mai senza la scorta degli Angeli, questi spiriti illuminati sanno benissimo che l'anima nostra ha più valore che non tutto il mondo.
San Bernardo di Chiaravalle
In allegato alcune preghiere all'Angelo Custode, preghiere che possono aiutarci nel scoprire questo importante compagno di viaggio.